Desulo, cresce l’economia ittica: boom di vendita per l’insalata di mare del Gennargentu
Il paese della Barbagia è la capitale del pesce ed esporta trote e anguille
Desulo capitale del pesce: un importante azienda di insalate di mare, l’unico produttore di sushi della Barbagia, tre impianti di troticoltura, e ancora anguille, trote e salmerini, l’unica avannotteria per trote dell’isola. Posti di lavoro e valore aggiunto in un ambiente che non è affatto vocato per l’itticoltura. Il segreto di questo successo? Creatività, intelligenza ma soprattutto spirito di sacrificio e attaccamento alla propria terra.
Business e creatività
Gianpaolo Littarru, 52 anni, L’Altamarea, vende il suo prodotto in tutta l’isola. Compresi Cagliari, Oristano, Olbia. In gran parte dei ristoranti della costa si mangiano insalata di mare e di polpo prodotte sul Gennargentu. Dai consumatori è considerato il top della gamma. <Il nostro successo è la qualità- dice Littarru -Iniziammo con uno stabilimento a Nuoro 30 anni fa, ma poi nel 1994 mi prese la nostalgia di casa e decisi di tornare a Desulo>.
Il sushi a Desulo
Giuseppina Littarru, 50 anni- nessuna parentela con Gianpaolo – possiede una pescheria. In un primo tempo pensava di acquistare il sushi dai ristoranti, poi le è capitato un colpo di fortuna: <Ho incontrato una mia paesana sposata con un orientale che per tutta la vita ha fatto il cuoco nei ristoranti giapponesi di sushi. Non ci ho pensato due volte. L’ho assunto per fare il mercoledì sushi della Barbagia: distribuiamo in tutta la zona>. Il sushi man della pescheria Il Delfino, “Il mare in montagna”, questo lo slogan aziendale, si chiama Kevin De Austria, 26 anni: <Stiamo cercando di desulesizzare il sushi giapponese pensando a nuove ricette con l’aggiunta di funghi porcini, pere mamoi e trote degli allevamenti desulesi>.
Desulo, la troticoltura ha origini artistiche
Il pioniere della troticoltura a Desulo è un artista, Antonio Zanda, 63 anni, musicista dal soprannome illustre: Beethoven. <Realizzai il primo impianto 25 anni fa nei boschi di Aratu, dove usufruisco dell’acqua che scende dal Gennargentu>.
Ignazio Lai, 47 anni, è uomo estremamente strutturato. La sua azienda di trote a Istiddà, nel cuore della foresta primaria di Girgini, è gestita con rigore imprenditoriale. <Ho realizzato l’unica avannotteria di trote della Sardegna. Distribuisco a privati, ma anche a enti pubblici per il ripopolamento di laghi e fiumi>.
Il segreto di questo successo? Creatività, intelligenza ma soprattutto spirito di sacrificio e attaccamento alla propria terra.
I giovani per l’itticoltura
Giovanni Frongia, classe 1989, è il “bambino” della squadra. A 27 anni, armato di coraggio e tenacia, realizzò il suo impianto a Ghilli Ghilli, sulla strada per Girgini. Più che un’azienda ittica, è un’opera d’arte costruita con lo scisto. <Non ho aspettato che il lavoro mi piovesse dall’alto. Ho aperto la partita iva e ho lavorato dall’alba al tramonto per realizzare il mio sogno. Ora allevo anguille, salmerini e trote che distribuisco fino a Cagliari. Dovrò ampliare l’impianto perché ho scoperto che l’anguilla di Desulo va a ruba ovunque>.
Desulo, non solo fantastici prosciutti
Il centro montano è sempre stato famoso in tutta l’isola per prosciutti, formaggio e castagne. Alla gamma si aggiunge ora un settore diventato desulese anch’esso: i pesci. A Desulo non si mangiano prosciutti di Cagliari, ma Cagliari è invasa dai pesci di Desulo.