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Laureata, 29 anni, titolare della prima azienda suinicola regolare del paese.

Gramsci lo disse che bisogna istruirsi. Perché la Sardegna, specialmente il suo interno di paesi spopolati e stanchi, ha bisogno dei giovani e di tutta la loro intelligenza. É un messaggio che Fatima Todde, allevatrice di Desulo di 29 anni, ha fatto suo fin da bambina.

Quando, incantata, guardava il padre accudire i maiali. Quando, curiosa, muoveva i primi passi nel caseificio di famiglia. Un sogno, quello di coltivare la terra, allevare animali e fare formaggio, che ha portato avanti con determinazione.

Formazione e passione

Un diploma in agraria e poi, via, una laurea in tecnologie alimentari. Imprenditrice agricola ad appena ventun anni, dal 2015 alleva anche maiali. Nei recenti, travagliati tempi di abbattimenti di suini allo stato brado, che hanno ridotto gli allevamenti di Desulo, è stata l’unica a gestire un’azienda suinicola regolare a uso aziendale. Solo qualche giorno fa è stata seguita da un altro giovane del paese.

In azienda

Trasmette subito un senso di sicurezza e serietà quando porge i calzari per entrare nel suo allevamento di suini. Qui tutto è curato e pensato per il benessere degli animali: «Una volta fatta la domanda per mettermi in regola, ho investito tutte le mie borse di studio per ristrutturare le vecchie porcilaie di mio padre», dice.

Al chiuso, i maiali son ben isolati da un rischio contagio di peste suina, mentre un efficiente sistema di clorazione dell’acqua, maggiore veicolo della malattia, la rende potabile e sicura. A pochi passi dalla struttura, poi, sorge l’orto, circondato dai castagni, dove crescono i pasti principali per i suini. Qui, infatti, Fatima, con l’aiuto di suo fratello Pietro (agronomo) coltiva le rape e, presto, i girasoli.

La sfida quotidiana

Con quello spirito lungimirante tipico dei desulesi, la giovane allevatrice manda avanti l’azienda suinicola con gli occhi puntati al futuro, quando la peste suina sarà finalmente debellata: «Purtroppo c’è scarsa informazione sul tema-, afferma, -La filiera del suino, se fatta seriamente, ha un valore unico: Desulo è già noto per i suoi salumi». Nel frattempo, con le conoscenze acquisite con la laurea, si occupa di produzione, innovazione e creazione di nuovi prodotti nel caseificio di famiglia.

Latte e siero

Oltre ai pecorini, ha avviato una linea casearia col latte delle sue capre, che alleva da qualche tempo. Si forma, così, un piccolo mondo dove ogni cosa serve all’altra e non si spreca niente: <Il siero, residuo della lavorazione del formaggio, viene utilizzato per nutrire i maiali, come bevanda principale o mischiandolo agli infarinati>, spiega con notevole chiarezza.

«Una volta fatta la domanda per mettermi in regola, ho investito tutte le mie borse di studio per ristrutturare le vecchie porcilaie di mio padre»

La montagna

Vita divisa tra campagna e tradizioni (è presidente di un gruppo folk), l’ambiente di lavoro di Fatima è una natura silenziosa, dove sembra di essere immersi nelle tinte calde di un quadro. Lo sguardo si perde nell’abbraccio di fiere vette e vallate, mentre l’aria frizzantina di gennaio costringe a tenere alta l’attenzione. «Vivere in montagna comporta molte difficoltà, ma rafforza il carattere», afferma Fatima, che si sente fortunata a essere nata e cresciuta in un paese montano. «Qui le possibilità sono immense per chi ha spirito di sacrificio, che io ho appreso dai miei genitori, Basilio e Masina», racconta con orgoglio.

Abbondanza d’acqua e terreno fertile, niente è gratuito, tuttavia, in questo universo generoso: «Oggi non si può pensare di fare agricoltura e allevamento senza aver studiato», dice. E con la sua ironia pungente, precisa: «Per molti il problema della terra è che è troppo in basso, ma dobbiamo ricordare che è la madre di tutte le cose e che la laurea non ci impedisce di usare le braccia».

L’appello

Così, si rivolge ai giovani, con una piccola ricetta per la felicità, quella che lei ha trovato e perseguito a Desulo, senza allontanarsi da casa: «Non dobbiamo aspettare il posto fisso o un lavoro datoci da altri, ma imparare a essere imprenditori di noi stessi, studiando e informandoci continuamente, seguendo sogni e obiettivi precisi».